Spesso la gente si illude di capire le persone, quando non le capisce affatto. Mi telefona un amico per raccontarmi di una sua ex, che credeva di conoscere appieno. Io non so chi fosse lei, sapevo solo che il nome è Susanna. L'avrò vista un paio di volte, niente di più, uscivo con lui, di solito per divertirsi e le ragazze non ci seguivano per le nostre cavolate, erano serate tra maschi. Lui si illudeva di conoscere Susanna.

Vuoi sapere com'è Susanna? Dicono tutti che è una ragazza solare, forte, una che se la cava in ogni situazione, che sembra non aver mai bisogno di nessuno. Se, incontrando Susanna, dovessi incrociare il suo sguardo, sono sicuro che ti sorriderebbe. Susanna ha un bel sorriso.

Dovrebbe saperlo, glielo dicono tutti. Le dicono anche un sacco di altre cose. Lei ascolta, attenta. E non le rimane nulla. Certo, alcune cose le fanno piacere, altre la fanno arrabbiare. Ma non si fermano mai abbastanza a lungo da diventare parte della forma che vede quando si guarda allo specchio. E così le informazioni rimangono in superficie, come sapere a quanto ammonta la popolazione del Senegal. Con la differenza che sapere di avere un bel sorriso non le torna utile neanche quando gioca a Trivial Pursuit o fa le parole crociate.

Non che lei si ponga il problema: sembra che non le importi vincere o perdere, se c'è da giocare gioca, sempre con lo stesso entusiasmo. Eppure io credo che lei faccia di tutto per non provarci nemmeno a vincere. E` come se la certezza della sconfitta fosse più facile da gestire dell'aleatorietà della vittoria. Conosce tutte le mosse, la sua lucidità è invidiabile, eppure non credo che abbia mai imparato a farne uso. Susanna è piena di senso pratico, ha sempre la soluzione piu` efficiente ed è un'ottima organizzatrice. Susanna ha tempo per tutti e trova sempre le parole giuste.

Susanna si sente dire "mi fai star meglio" e ormai non sorride più: da qualche tempo ha capito che non è brava affatto, che continua a cercare avversari che, come lei, non vogliono vincere, non vogliono star bene e non si può, non è divertente, se tutti i partecipanti giocano a perdere. Eppure non puoi andare da lei e dirle "giochiamo, ma hai già vinto", perchè non capirebbe. Perchè non può accettare che sia tutto così semplice, così lineare. E` stanca di sentieri in salita, le gambe le fanno male, eppure le discese la spaventano di più, e` sicura che inciamperebbe. Susanna si preoccupa per tutti e vizia le persone che le stanno accanto. Nella sua casa c'è sempre un cibo, una bevanda, o semplicemente un luogo speciale per qualcuno.

Speciale è una parola che le piace molto. Anche magico le piace. Normale e mediocre invece sono parole che odia, da sempre. Susanna non ha mai un sorriso per sè, non una soluzione, nè una parola giusta, non sa farsi stare meglio e non si vizia. Susanna si ferisce molto più spesso di quanto facciano gli altri, si tradisce, si accusa, si trova inadatta, si innamora di tutto tranne che di se stessa.

Susanna ripone infinita cura nello scegliere le persone più pericolose e passa il tempo a cercare di non perderle. Susanna non ti accompagna mai alla porta perchè anche solo un arrivederci per lei è insopportabile, Susanna si chiude in casa perchè ha paura di restare sola. Non bacia mai nessuno perchè non potrebbe sopportare che i baci finiscano ad un certo punto. Susanna sta male. Da qualche giorno, sollevandole le maniche, potresti notare dei segni rossi e oblunghi sulla pelle bianca e delicata all'interno del suo braccio sinistro: dice che il dolore fisico ha sempre modo d'esser curato e lei ha bisogno di un dolore di cui può vedere la fine.

Hai ancora voglia di conoscere meglio Susanna?